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Recensioni

Eliana Cargnelutti – Aur

6 ottobre 2021 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

(Produzione Indipendente)
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www.instagram.com/eliana_cargnelutti/

A partire dal 2013, anno del suo esordio discografico avvenuto con Love Affairs, dove comparivano ospiti come Scott Henderson, Enrico Crivellaro ed i W.I.N.D, la friulana Eliana Cargnelutti si è distinta come talento emergente in ambito rock/blues, destando interesse anche oltre i nostri confini. Nel 2015 ha pubblicato, per la celebre etichetta tedesca Ruf Records, ben due album. Il suo secondo solista, Electric Woman, ed un progetto tutto al femminile, Girls with guitars, registrato a Nashville con le americane Heather Crosse al basso e Sadie Johnson, anch’essa alla chitarra. Pur amando il blues e le sue derivazioni, Eliana è una chitarrista, cantante e autrice molto versatile, laureata al Conservatorio Jazz di Ferrara, unisce all’attività solista quella come componente di varie formazioni, tra le quali è doveroso citare le Strange Kind Of Women, tributo tutto al femminile ai Deep Purple e le Blue Ruin, band punk neozelandese. Aur, il suo recente terzo progetto solista, contiene 10 tracce inedite, interamente a sua firma. Rispetto ai precedenti album si evince, fin dal primo ascolto, in parecchi brani, una decisa sterzata verso sonorità più vicine all’hard rock, anche se, di base, rimangono evidenti le radici legate al blues/rock. Il reggae di Smoke in your eyes, le soul ballad Love Letters e I Swear, dalla forte carica emozionale, confermano la sua versatilità e ricchezza di contaminazioni.

Alla registrazione hanno preso parte i musicisti che abitualmente l’accompagnano anche dal vivo, con i quali sono evidenti l’amalgama e il feeling raggiunti. Una sorta di super gruppo, visto che è composto da elementi di fama nell’ambiente blues, e non solo, a livello internazionale. Menzione necessaria, quindi, per Simone Serafini al basso (Enrico Crivellaro, Brian Templeton, Fabrizio Bosso, Franco Cerri, Bob Margolin…), Michele Bonivento all’Hammond e pianoforte (Glen White, Dana Gillespie, Cheryl Porter, James Thompson, Herbie Goins, Mike Sponza, Ian Siegal…) e Carmine Bloisi alla batteria, (Rudy Rotta, Brian Auger, Peter Green, Mike Stern, Robben Ford, John Mayall, Ana Popovìc, Sugar Blue, Karen Karoll, Zora Young, Eugenio Finardi…). In alcuni brani la responsabilità della batteria è in carico al bravo Charlie Bonazza (Elisa, Prozac+, Alberto Fortis, Stefano Zabeo…) In I Don’t Know, energico rock/blues contaminato con funk e soul, arricchito dalla sezione fiati composta da Francesco Minutello (tromba) e Giovanni Masier (sax), partecipa come ospite alla chitarra solista, Ana Popovic, una delle fonti di ispirazione, nonché amica, di Eliana. In Diablo’s Fire, grintoso hard/blues a “duellare” con Eliana è il chitarrista, originario della Florida, Eric Steckel. Eliana Cargnelutti si conferma con Aur, non solo chitarrista di talento, poiché a colpire è anche la sicurezza e maturità che ha acquisito dal punto di vista vocale e di autrice.

Stefano Tognoni

 

Tracce

Chaosnero

Breathe Again

Who Is The Monster

I Don’t Know

Smoke In Your Eyes

Love Letterrs

I Won’t Change

Diablo’s Fire

Alone

I Swear

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