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Recensioni

Maurizio Galli – I solchi della Storia

1 novembre 2021 by Stefano Tognoni in Libri, Recensioni

(Vololibero Edizioni)
www.vololiberoedizioni.it
Pagg. 264, Euro 18

A distanza di tre anni da Born On The Bayou, biografia dedicata ai Creedence Clearwater Revival, scritta a quattro mani con Aldo Pedron, Maurizio Galli, fondatore di Musicalmind e collaboratore dell’Isola che non c’era, ha recentemente pubblicato un progetto dove importanti avvenimenti storici e le canzoni ad essi dedicati, vengono analizzati con precisione e competenza. In sequenza cronologica, partendo dal 1775 con la deportazione degli acadiani, e la conseguente nascita del cajun, sino ai giorni nostri, e la purtroppo ancora attuale pandemia, passando per la guerra civile statunitense, il massacro dei nativi americani, la due guerre mondiali, ma anche eventi più legati alle rivolte sociali, come l’episodio che ha visto protagonista Rosa Parks o la morte di Martin Luther King e molti altri capitoli ancora, Maurizio Galli ha scelto di esaminare, in primis, ogni episodio dal punto di vista storico, analizzandolo e spiegandolo in modo conciso ma al contempo esaustivo, dimostrando non comuni doti di sintesi. A corollario di ogni capitolo, introduce le canzoni ad esso dedicate, approfondendone la genesi e illustrandole con dovizia di note relative all’artista ed alle scelte da esso effettuate. I solchi della Storia è un libro atipico, poiché può essere letto scegliendo di volta in volta il capitolo, e quindi l’episodio storico e le canzoni ad esso dedicate, e non solo seguendo il canonico metodo sequenziale. Visti gli argomenti trattati e il grande numero di artisti presi in considerazione (Zachary Richard, The Band, Fabrizio De André, Paul Mc Cartney, Bob Dylan, Leonard Cohen, The Birds, i Nomadi, Massimo Bubola, Pink Floyd, Neil Young, John Lennon, U2, Francesco De Gregori, Bruce Springsteen e decine di altri) potrà interessare una grande schiera di lettori, appassionati che siano, alla storia o alla musica, o ad entrambe, e che soprattutto abbiano voglia di una lettura non superficiale senza perdere in scorrevolezza.

Stefano Tognoni

 

 

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