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Patty Tuite – Hard Case Of The Blues

5 gennaio 2023 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

Produzione Indipendente
www.pattytuite.com

Quando ci si appresta ad ascoltare un album di un’artista a noi ancora non noto, l’approccio è giocoforza differente. Per quanto mi riguarda cerco di capire dalla copertina, dalle foto interne, e dalle note, chi mi troverò di fronte. In questo caso, Patty Tuite ed il suo recentissimo Hard Case Of The Blues. Copertina molto colorata, a discapito del titolo, che richiama al blues, ma in basso a destra leggo “feauturing Bobby Rush”, all’interno, poi le due foto dell’artista in questione, viso sorridente e chitarra elettrica a tracolla, con anche un bottleneck di metallo nell’anulare della mano sinistra e il constatare che l’album è stato prodotto da Paul Nelson, impegnato anche alla chitarra solista e slide, sono particolari che non fanno che accrescere la mia curiosità. Le note biografiche su Patty Tuite non sono molte. Statunitense, fin da giovanissima è stata influenzata dalla musica, grazie alla madre pianista, incominciando lei stessa, a soli 5 anni, a dedicarsi al pianoforte. A 17 anni, la scaturita passione per il folk, l’ha portata ad avvicinarsi alla chitarra finger-picking ed al canto. Nel 1990 inizia ad esibirsi in veste solista, ma è nel 1999 che fonda la sua prima vera e propria blues band, The Patty Tuite Band, esibendosi con costanza soprattutto nella zona Est e Nord Est degli Stati Uniti. Hard Case Of The Blues, quinto album della sua carriera, contiene undici tracce originali, una delle quali strumentale, tutte composte da Patty Tuite protagonista anche alla voce solista ed alla chitarra ritmica. Ad affiancare Patty, oltre al già citato e fondamentale Paul Nelson, davvero un grande e versatile chitarrista, sono dei validissimi musicisti. Justin Blackburn alla batteria, David Johnson al basso, Brooks Milgate alle tastiere e piano (The Curtis Mayflower), Rico Amero alla tromba e voce, Ozzie Melendez al trombone, Michael MachHaby al mandolino, Paul Loranger al contrabbasso (Eric Sardinias), Fran Tuite alle percussioni e Jeff Armstrong alla batteria in Nothin’ But Trouble (Deltagenerators, Anthony Geraci and the Boston Blues All Stars). La prima traccia, il blues/rock Nothin’ But Trouble, complice l’armonica di un ospite di prestigio come Bobby Rush, la voce di Patty Tuite, la slide di Paul Nelson ed una precisa e pulsante sezione ritmica colpisce sin dal primo ascolto. Hard Case Of The Blues, suona “moderno”, pur nel rispetto del passato. Blues contaminato con rock/blues, jazz, R&B e non solo. Non mancano riferimenti alle atmosfere tipiche di New Orleans, come nella jazzata Glad I’m Through With You, nella quale spiccano gli interventi del piano di Brooks Milgate e la tromba di Rico Amero protagonisti anche nella seguente Diggin’ Up Outta This Hole, un boogie gradevolissimo. Il funk/blues di I Am Strong Enough ci conferma che l’intento, riuscito, di Patty Tuite e dei suoi fidati musicisti, è quello di abbracciare una varietà di stili e contaminazioni, tenendo sempre come punto di riferimento il blues. Il dolcissimo strumentale My Silent Love, vede a tutte le chitarre la stessa Patty e precede It Ain’t Over Til It’s Over una ballad più vicina ad atmosfere southern e roots/rock, con tanto di mandolino, hammond, piano e ottime armonizzazioni vocali. Non poteva mancare uno slowblues, e lo troviamo infatti nella conclusiva ed emozionale Hard Case Of The Blues. Patty Tuite merita considerazione e un attento ascolto. Autrice poliedrica, ottima vocalist e chitarrista ritmica, grazie anche alla band che l’ha affiancata, guidata da Paul Nelson, ci regala un album consigliatissimo agli amanti del blues e delle sue derivazioni.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

Nothin’ But Trouble

I Just Wanna Play

Glad I’m Through With You

Diggin’ Up Outta This Hole

I Am Strong Enough

My Silent Love

It Ain’t Over Til It’s Over

Goin’ Out To Town Tonight

I Want A Lover

Double Down

Hard Case Of The Blues

 

 

 

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