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G & The Doctor – Dat Nola Trip

22 gennaio 2024 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

Produzione Indipendente
www.facebook.com/turrinigloria

È appurato che esiste, “il mal d’Africa”, ossia, chi ha visitato il continente africano è stato così travolto dalla nostalgia che vuole tornarci. C’è un altro dato di fatto soprattutto diffuso fra i musicisti e fruitori di certa musica, il…mal di New Orleans!  In quella città si prende una malattia da cui non si guarisce e non si vuole guarire, contagia l’anima, il cuore, la mente. In quella città si vive e si accetta la morte a suon di musica. Da quella città non si vuole più andare via. Per quella città, una validissima artista italiana ha un amore viscerale, è di casa, Gloria Turrini, già richiesta per collaborazioni da noti artisti italiani e non solo. Per come canta (anche con un inglese molto fluido), e per come continua ad assorbire e ad esprimere, il blues, il jazz, il gospel è, senza ombra di dubbio, da mettere accanto ad alcune sue colleghe americane. Per lei la condivisione è un gran piacere, dunque anche questo disco è cointestato con l’utilizzo di giocosi appellativi, G sta per l’iniziale del suo nome, e The Doctor è Riccardo Ferrini, chitarra resofonica. Oltre all’esplicito titolo, la grafica del digipack è illustrata da simbologie che rimandano ad alcuni aspetti della cultura di New Orleans, il Mardi Gras e i riti voodoo. Anche i musicisti presenti hanno un legame con la città, li introdurremo cammin facendo con le nove tracce, dove lei è sempre più determinata anche come musicista, suona la batteria e il wahsboard. Il disco comincia con, Not Today Satan, e si ha a che fare con una rappresentazione che è nelle pratiche misteriose di quella città, il diavolo. È uno spigliato blues, il canto di Gloria è accompagnato da altre voci femminili, The Doctor Ferrini ha preso in mano la resofonica e Andy J Forest suona l’armonica. You Should Have Know, è già uno dei migliori “riti” del disco, lei lo canta benissimo con tonalità basse, c’è un incrocio di chitarre, resofonica ed elettrica di Roberto Luti, c’è il contrabbasso di Robert Snow, c’è un continuo battito di mani. È lento, intenso, acustico, cantato con trasporto, c’è ancora l’armonica (sempre Andy J Forest) e la resofonica (The Doctor), si tratta di una notevole rivisitazione dell’unica cover, Four Day Creep, di Ida Cox. Da uno stuzzicante tempo swing, Solid As A Rock, con il clarino suonato da Rosalynn Deross, obbligatoriamente bisogna soffermarsi per, Two Voices, è un appassionante amalgama gospel, ballad soul, blues, è pieno di pathos, Gloria Turrini lo canta magnificamente, è accompagnata da voci, e poi c’è lo slide di Roberto Luti! È un altro momento illuminante del disco che, senza soluzione di continuità, offre altri riti evocativi, come il blues in tempo medio, That Dog, voce e batteria Gloria, e le due chitarre, e la toccante ballata, Without You. Gloria Turrini, con i musicisti che l’hanno accompagnata, ha preparato un piatto meravigliosamente speziato!

Silvano Brambilla

 

Tracce

 

Not Today Satan

You Should Have Know

Four Day Creep

Solid As A Rock

Not Anymore

Two Voices

That Dog

Without You

Let Go And Let God

 

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