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Recensioni

The Crowsroads – Spaceship

28 gennaio 2024 by Stefano Tognoni in Dischi, Recensioni

Slang Records - TimeTrack Factory
www.thecrowsroads.com
https://www.facebook.com/thecrowsroads/

Se si volesse rappresentare visivamente la carriera dei bresciani The Crowsroads, sarebbe opportuno utilizzare un diagramma che dimostri la loro crescita costante, giunta a picchi invidiabili. Folk/Rock/Blues duo, composto dai fratelli Matteo (chitarra, voce) e Andrea Corvaglia (armonica, voce) dopo essersi messi in evidenza a livello nazionale, vincendo nel 2016 il concorso L’Artista che non c’era, nel 2022 hanno vinto l’Italian Blues Challange raggiungendo nel 2023 la finale dell’European Blues Challange. Dopo Some Sky Inside My Pocket, EP di esordio, datato 2012, hanno pubblicato due album su lunga durata, Reels nel 2016 e On the Ropes nel 2019, dove per la prima volta hanno inserito esclusivamente brani a loro firma. Spaceship, uscito sulle piattaforme digitali il 12 gennaio, e che sarà presentato ufficialmente in formato fisico il prossimo 2 febbraio, conferma questa tendenza, contenendo dieci tracce originali, firmate semplicemente “The Crowsrods”. A supportarli nelle registrazioni una solidissima e affiatata sezione ritmica formata da Michele Belleri (basso), presente anche in On the Ropes in veste di chitarrista, e Sebastiano Danelli (batteria). Nicola Ragni svolge un ruolo di rilevo in fase di mix, prestando la sua arte anche alle tastiere e al piano, in due tracce. Matteo ed Andrea hanno la rara dote di poter scrivere brani che possono accontentare una larga gamma di appassionati. Reminiscenze blues, west coast, folk, rock, musica d’autore di derivazione americana, roots/rock, ascoltando ogni canzone con attenzione, si possono trovare tutti questi riferimenti. Dal punto di vista vocale, la “dozzina” di anni in più, rispetto agli esordi, ha portato ad una maggior maturità, consapevolezza e qualità, raggiunta grazie anche agli innumerevoli concerti effettuati in location sempre più prestigiose. Le serate in formazione allargata, ma soprattutto quelle in duo, hanno permesso ai fratelli Corvaglia di sviluppare un intreccio sonoro, tra la chitarra di Matteo, molto bravo con l’acustica, ma a suo agio anche con l’elettrica, e l’armonica di Andrea, che svolge non solo il più canonico ruolo solista, ma anche una sorta di ruolo “orchestrale”, dimostrando un’abilità ed una tecnica così elevata da renderlo elemento di spicco tra gli armonicisti italiani, e non solo. Segnalare delle tracce preferite, è impresa ardua. Ogni brano ha delle peculiarità stilistiche o vocali o strumentali, abbinate alla cura dedicata ai testi, che li rendono meritevoli di un attento ascolto. A corollario di Spaceship, sarà presto disponibile online A Journey On A Spaceship, una sorta di documentario realizzato da Nicola Belleri che mostra le tappe fondamentali della realizzazione dell’album, con spezzoni del lavoro in studio ed interviste, ripercorrendo anche la storia musicale del duo, un’ulteriore possibilità quindi, oltre all’acquisto dell’ottimo album, per poter conoscere meglio i fratelli Corvaglia. Non più una sorpresa, una certezza.

Stefano Tognoni

 

Tracce

 

If It Wasn’t

Diy Reality

Theseus & The Moon

Spaceship

Hot Blood / Weak Knees

More Than Everywhere

Last Glimpse Of You

(Surfing On A) Pile Of Mess

Isolate

The Showdown

 

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