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Special

Hoo Doo Records

26 luglio 2014 by Michele Manzotti in Special
www.hoodoo-records.com
www.egeamusic.com

La Hoo Doo records è una di quelle etichette che piacciono ai collezionisti. Perché è vero che il vinile è insostituibile, ma è altrettanto vero che spesso si dà alle ristampe il compito di un ascolto che permette di non consumare troppo il 33 giri. Se poi queste sono fatte con criterio dal punto di vista sonoro e presentano note di copertina ben scritte il gioco è fatto. Nel sito dell’etichetta il catalogo è molto ricco. Basti vedere la prima pagina e ci sono nomi come Sam Cooke, John Lee Hooker, Etta James, Elvis Presley, Bo Diddley. Il format è quello di contenere in un unico cd due titoli dell’artista prescelto con l’aggiunta di tracce bonus. In questa sede parliamo di due ristampe, entrambe distribuite da Egea.

Pochi chitarristi hanno avuto un impatto nello stile di altri come quello di Chet Atkins, figura fondamentale nel country e rock’n'roll. Il suo stile ha influenzato George Harrison, Duane Eddy, The Ventures, Eddie Cochran, Eric Clapton e Mark Knopfler, così come innumerevoli musicisti country. Originario del Tennesse orientale, quello dei Monti Appalachi, Atkins ha avuto anche gran merito per la carriera degli Everly Brothers. Questa ristampa riunisce due grandi classici di Chet Atkins registrati a Nashville: Teensville (1960), dove propone una selezione di country e jazz, e Stringin’ Along with Chet Atkins (1955), più chiaramente jazzato. Dal primo titolo (con le note originali dei già ricordati Everly Brothers) segnaliamo Night Train, Django’s Castle e Till There Was You ripresa poi dai Beatles. Gallopin’ Guitar, St.Louis Blues e The 3rd Man Theme caratterizzano il secondo album.

Uno dei migliori gruppi vocali ad essere emerso dalla scena di New York, Little Anthony & The Imperials ha goduto di una delle carriere più lunghe tra i gruppi doo-wop e rhythm’n'blues. Little Anthony & The Imperials, nati dopo l’esperienza dei The Duponts, si sono infatti evoluti nel corso del tempo, adattando il loro stile alle sonorità soul degli anni Sessanta. Anthony Gourdine, oltre a essere la voce solista era anche il batterista degli Imperials. Questo cd riunisce due degli album più significativi della formazione (originariamente stampati dall’etichetta End): il loro debutto We Are The Imperials (1959) e Shades of the 40′s (1961). Questi album contengono grandi classici come Tears On My Pillow, Over The Rainbow, When You Wish Upon a Star, Love Is a Many Splendored Thing (il primo), Dream, This Love Of Mine, All or Nothing at All. Anche per questa ristampa, così come in quella di Chet Atkins, ci sono sei brani supplementari provenienti da tre singoli.

Michele Manzotti

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