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Recensioni

Acoustic Strawbs, Festival Musicastrada, Montecatini V.Cecina, 10 agosto 2014

11 agosto 2014 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

Tre voci che rompono il silenzio e si impastano in armonie vocali perfette, intonando a cappella le note di Benedictus. Inizia così il concerto degli Acoustic Strawbs, guidati da Dave Cousins, nella suggestiva cornice di Montecatini Val di Cecina per il festival Musicastrada (www.musicastrada.it). “Bless the thunder, bless the rain” intona Dave, quasi a voler esorcizzare il vento e quella pioggia che dice “tra poco potrebbe cadere” e che invece, fortunatamente, non arriva mai. La storica formazione del folk rock inglese che ha visto tra le sue fila agli esordi nomi come Sandy Denny e Rick Wakeman si esibisce in trio acustico, con la presenza assieme a Cousins dei due ottimi chitarristi Dave Lambert (bellissimi i suoi assoli, nei quali padroneggia l’acustica con l’incisività di una chitarra elettrica) e Chas Cronk (che suona basso, dodici corde e sostiene le armonie su alcuni brani con una pedaliera Roland). Per la scaletta i tre attingono a numerosi brani del repertorio della lunga carriera degli Strawbs, che Cousins presenta e commenta dettagliatamente. Quando è il momento di eseguire New World, tratta dal celebre album Grave New World, racconta così di come sia stata scritta all’indomani del tragico Bloody Sunday.  I tre restituiscono il brano in tutta la sua intensa drammaticità.  Commenta invece The hangman and the papist raccontando come sia stato all’epoca eseguito a Top of the Pops, segnando l’ultima esibizione con Rick Wakeman in formazione prima della sua dipartita dagli Strawbs per unirsi agli Yes. Completano la scaletta brani di ieri e di oggi, da Tears and the Pavan (ispirata, dice, dal loro primo tour italiano), passando per due brani dall’album Ghosts fino a Cold Steel, scritta da Dave Lambert e diventata un hit in Sud Africa (sulla quale Cousins passa al banjo). I tre pur nella veste acustica dimostrano un grandissimo gusto per gli arrangiamenti, sottolineato in particolar modo dalle parentesi cantate a tre voci.  Intense le interpretazioni, con tutto il trio in ottima forma e capace di grande sintonia. Un concerto che scorre via veloce come il vento lasciando la sensazione di aver assistito ad una bellissima serata di musica.

Giulia Nuti

Foto (c) Giulia Nuti 

Intervista a Dave Cousins di Michele Manzotti

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