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Recensioni

Anne Ducros – Either Way

6 agosto 2014 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

(Incipit-Naive / Egea)
www.anneducros.com

Lasciamo per una volta raccontare alla stessa protagonista, tramite le sue note al disco, la genesi di questo lavoro. “Nel 1955, anno del movimento per i diritti civili” guidato da Martin Luther King in un clima politico molto teso, il “Mocambo” di Los Angeles era il posto di ritrovo delle celebrità. Come in tutti i club a quel tempo, i bianchi e i neri non avevano il diritto di stare insieme. Marilyn Monroe, grande fan di Ella Fitzgerald, decise di cambiare le regole. Questo è ciò che raccontò la stessa Ella: Devo molto a Marilyn Monroe…lei chiamò personalmente il proprietario del Mocambo e gli disse che voleva che mi scritturassero immediatamente e che se l’avessero fatto, lei avrebbe prenotato un tavolo ogni sera proprio di fronte al palco. Lei gli disse che, essendo così famosa, avrebbe fatto accorrere tantissimi giornalisti. L’uomo accettò e Marilyn era lì, ogni sera, in prima fila. La stampa impazzì. Da allora non fui più costretta a suonare in piccoli locali”. Per questo la cantante jazz francese, con un passato nella scuderia Dreyfus, ha voluto omaggiare entrambe le personalità tra musica e costume, immaginando sequenze in bianco e nero nella scelta dei brani. Standard più o meno noti, interpretati con intelligenza grazie a una voce molto legata alla melodia e dal gusto dell’improvvisazione mai troppo calcato. Ricordiamo Summertime, But Not For Me,  Laura (sottolineata dall’Hammond di Emmanuel Bex), It Don’t Mean A Thing riletta come un funky lento. Di grande gusto anche la resa di You’d Be Nice To Come Home To di Cole Porter, e Diamonds Are The Girl’s Best Friend. C’è anche un brano della stessa Ducros, scritto in italiano insieme a Franco Battiato, ma poco aggiunge alla qualità del disco che è comunque eccellente nella concezione e nella resa. Un album che può piacere anche ai neofiti del jazz.

Michele Manzotti

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