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Recensioni

William Tatge & Last Call – Borderlands

12 agosto 2015 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

(Parco della Musica / Egea)
www.williamtatge.com

A cavallo tra due continenti ma con un solo linguaggio che permette di unirli. In questo caso è la musica. Per William Tatge, nato in Umbria da genitori americani, vissuto a Firenze e poi volato a New York City, il pianoforte è inoltre un mezzo di espressione che travalica i generi. La classica è stata alla base dei suoi studi fiorentini al Conservatorio «Cherubini» che lo hanno visto diplomato con lode. Il jazz è invece il suo approdo con collaborazioni prestigiose e avventure soliste. Con il suo quartetto Last Call (Dan Kinzelman, sax tenore, Francesco Ponticelli, contrabbasso e Stefano Tamborrino alla batteria ha appena inciso l’album Borderlands, appunto terre di confine. Dove il linguaggio jazz si fa sperimentale senza abbandonare la base classica. Ne esce fuori un’atmosfera che ricorda la musica colta del secondo Nocevento, ma senza abdicare al ritmo. Basti ascoltare la traccia titolo dagli echi stravinskiani nel piano, Arrival dove a Kinzelman è richiesta una grande abilità nelle dinamiche nel sottolineare la melodia, il contrappunto di Ergo,  l’anima sperimentale in In Balance. Il tutto con grande classe.

Michele Manzotti

 

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