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Porretta Soul Festival, 20-23 luglio 2017

5 agosto 2017 by pdb in Special

www.porrettasoul.it

La leggenda di Mr.Dynamite è tornata sul palco. La seconda serata del Porretta Soul Festival è cominciata infatti con il suono della Original James Brown Band (nella foto in alto) che ha raccolto l’eredità dell’artista della Georgia: tra i suoi componenti il maestro di cerimonie Danny Ray, il trombonista Fred Wesley e la cantante Martha High che hanno collaborato per anni con il musicista scomparso. Un grande omaggio al funky e a classici come Papa’s Got A Brand New Bag, che sono rimasti nel cuore degli appassionati del genere. Il palco è stato poi lasciato al gruppo residente del festival, la Anthony Paule Soul Orchestra da San Francisco. Tra i musicisti che si sono alternati  in scena Scott Sharrard, con il suo contributo al suono della Allmann Brothers Band, laRhonda Steele, cantante dai riccioli biondi e dalla voce potente, Rob Paparozzi della Blues Brothers Band che ha regalato una curiosa versione di Ticket To Ride dei Beatles all’armonica e il batterista Bernard Purdie, classe 1939, che ha al suo attivo centinaia di incisioni tra soul, rock e jazz.

Dopo il parco Rufus Thomas e via Otis Redding, alla toponomastica di Porretta Terme (oggi nel comune di Alto Reno Terme) si aggiunge un nuovo angolo dedicato al Soul. Si è infatti tenuta l’intitolazione del ponte della stazione ferroviara a Solomon Burke. Il musicista americano, scomparso nel 2010 all’età di 70 anni, aveva partecipato alla prima edizione del Porretta Soul Festival. Oggi, in occasione della 30a edizione della rassegna che si chiude stasera, il riconoscimento ufficiale alla sua figura ma anche alla manifestazione che ogni anno porta nella località appenninica tra Bologna e Pistoia artisti soul dagli Stati Uniti in esclusiva europea, oltre a un pubblico di appassionati da tutta Europa e da Oltreoceano. Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Alto Reno Terme Giuseppe Nanni, il direttore artistico del Porretta Soul Graziano Uliani e il settimo figlio di Solomon, Selassie.

Sei ore di musica nella serata conclusiva del Porretta Soul Festival. La tradizionale revue che chiude la manifestazione si è trasformata nella festa  dei 30 anni della rassegna con tutti gli artisti che sono saliti sul palco: dalle sorelle Carla e Vaneese Thomas che hanno celebrato i 100 anni del padre Rufus, al batterista Bernard Purdie, da Ricky Fanté e il suo hit It Ain’t Easy a Scott Sharrard con l’omaggio a Greg Allmann, solo per nominarne alcuni. Una serata che come le due precedenti è stata sostenuta dal lavoro dell’orchestra residente, la Anthony Paule Soul Orchestra di San Francisco. Tutte le serate hanno visto gli spalti del Rufus Thomas Park pieni di pubblico, con tanti visitatori che hanno affollato le vie della città termale durante i giorni della rassegna. In tutto 10mila spettatori che hanno raggiunto i 40 mila con i concerti al Rufus Thomas Cafe in piazza della Libertà.

“Abbiamo appena inaugurato un ponte per Solomon Burke _ spiega il direttore artistico Graziano Uliani _ : dopo il parco per Rufus Thomas e la via per Otis Redding a questo punto il dovere ci impone di andare avanti per almeno altri 20 anni. Da parte mia c’è soddisfazione anche per le testimonianze degli artisti che dicono di aver trovato un ambiente unico. Siccome lo dicono in tanti alla fine ci credo anch’io. Poi c’è il fatto, e lo riconoscono sia i musicisti sia il pubblico, che non ci rivolgiamo necessariamente ai grandissimi nomi ma anche ad altri musicisti meno noti ma altrettanto bravi, se non di più. Persone che spesso aiutano gli artisti più famosi a ottenere grandi successi. Basti pensare a Vasti Jackson che è tornato quest’anno dopo avere vinto il Grammy per il disco Porcupine Meat di Bobby Rush”

Nelle foto (c) Fiorenzo Giovannelli / Foto Lux Pistoia: Scott Sharrard, Bernard Purdie e Carla Thomas

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