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Recensioni

Stefano Bagnoli – Rimbaud

18 aprile 2018 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

(Tǔk music)
www.tukmusic.com/it/catalogue/rimbaud/
Pagina Facebook Stefano Brushman Bagnoli

Conosciamo Stefano Bagnoli come uno dei più quotati e richiesti batteristi jazz italiani. Stavolta però la sfida è lanciata su altri fronti come quello creativo e della vocazione polistrumentistica. Nel primo caso l’ispirazione viene dalla figura e dall’opera del poeta Arthur Rimbaud, definito “maledetto” e vissuto nella seconda metà dell’Ottocento. Nell’altro invece questa ispirazione viene convogliato in un lavoro discografico da One Man Band dove accanto alla batteria, Bagnoli affronta non solo altre percussioni a suono indeterminato ed effetti, ma anche vibrafono, pianoforte e altre tastiere e contrabbasso. Il risultato è una suite suddivisa in sedici tracce dove sperimentazione e spunti melodici convivono in un’esplorazione sonora che coincide con quello delle parole create dal poeta. Lavoro ambizioso e molto curato nell’alternanza strumentale con momenti di grande interesse a partire dalla traccia titolo, ad A & P con vibrafono e piano in evidenza, a Io è un altro con un bel dialogo tra contrabbasso e batteria, a Verlaine. Un disco di grande interesse che fa venire voglia di sfogliare le pagine che lo hanno ispirato.

Michele Manzotti

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