Il Tusco – Degeneratorium

(Andromeda Relix / GT Music)

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Diego Tuscano, alias Il Tusco è una nostra vecchia conoscenza. Torinese, ma valdostano d’adozione, ha fatto parte di ottimi gruppi come Sannidei, Elettrocirco e Shangai Noodle Factory. Dal 2015 ha fondato una band a suo nome, esordendo con Il Tusco canta e Mao gliele suona! seguito nel 2016 da il Tusco feat. Luke Smith. Ottimo vocalist, dotato di una voce caratteristica, e istrionico frontman, Diego ha saputo circondarsi di validi musicisti, a tutti gli effetti parte integrante del progetto, costruendo una band “atipica”, caratterizzata dalla presenza di due bassisti, Ale Alle, autore anche di tutti i brani, e Steo Trieste, per molti anni componente dei L’Orage. Todaro alla batteria, Lerco alla chitarra e i super ospiti inglesi Luke Smith alla chitarra, e Snooky Chivers alle tastiere e armonica completano una line-up affiatata e solida. Degeneration, il loro recente terzo album, per numero di tracce, potrebbe essere ritenuto un EP, considerato che le canzoni che lo compongono sono cinque, ma la durata delle stesse, in primis l’iniziale Benvenuto nella macina, di oltre tredici minuti, gli consentono di essere valutato come un full album, esplicativo sul manifesto sonoro e le intenzioni di questo interessante ensemble. Le sonorità palesano l’infatuazione di tutti i componenti per gli anni ’70, e il pregio più evidente è quello di saper miscelare rock, psichedelica, hard rock, e progressive, ottenendo comunque un risultato omogeneo e accattivante. Stampato in sole 300 copie, tutte numerate, ed in vinile rosso, Degeneration è reperibile ed acquistabile anche sulle principali piattaforme web, ma il nostro consiglio è quello di cercare di procurarsi uno degli ultimi vinili disponibili, e, soprattutto, di non perdervi uno dei loro concerti.

Stefano Tognoni

Tracce

Benvenuto Nella Macina

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La Distanza

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Tagged Il Tusco, Rock