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Pg Petricca & Gipsy Rufina – Statale 578 Racconti dalla Cicolana-Marsicana

25 marzo 2021 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

(Produzione indipendente)
www.pgpetricca.eu
www.gipsyrufina.com

Storytelling, hobo, cantautori, blues, folk. Sono tutte situazioni calzanti a Pg Petricca e Gipsy Rufina, ma ne manca uno, quello che, forse, sintetizza le loro quotidiane condizioni di cui sopra: custodi. Con autorevolezza, da anni lo sono della tradizione nera e bianca. Dopo esperienze in combi da due a salire, hanno girato mezzo mondo, hanno suonato in strada, nei locali, ai festival, ma poi c’è un momento che bisogna ripercorrere la via di casa, per tornare a inebriarsi dei sapori e per nutrirsi ancora di storie della loro terra, storie raccolte anche lungo la Statale 578, una delle arterie dell’Abruzzo. Il materiale musicale, nove tracce autografe, e le foto in bianco e nero all’interno del digipack, recuperate da archivi privati di Offeio e Luco Dei Marsi, hanno fatto venire in mente il bellissimo libro, “L’anno più felice della mia vita”, racconto di viaggio in Italia da nord a sud fra il 1954-1955, dell’etnomusicologo americano Alan Lomax, accompagnato dal collega ed etnomusicologo italiano Diego Carpitella, dove sono stati registrati, canti, stornelli, voci e fotografato persone, anche in Abruzzo. Pg Petricca e Gipsy Rufina sono ottimi suonatori di strumenti a corde, chitarre, dobro, banjo, e unitamente al canto (rigorosamente in dialetto e con testi riportati in un opuscoletto posto all’interno del digipack), provocano un interscambio in ogni traccia. Ricordi del passato, di vita quotidiana, di lavoro, di amori, di sacro e profano, tramandati oralmente nel tempo, ora illustrati con passione e velata malinconia fra sintonie blues e folk, dai due versatili musicisti abruzzesi che danno il via alle storie con un intro strumentale, per poi affascinare l’ascoltatore con, fra le altre, Pasqualine, Certe Orte, Viola, La Strega, per chiudere con il vivace autobiografico, Statale 578 Blues.

Silvano Brambilla

 

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