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Serena Diodati – Esistere

29 maggio 2021 by Marco Sonaglia in Dischi, Recensioni

(Lilith)
www.facebook.com/serena.diodati.7

L’associazione-etichetta Lilith Label fondata dalle cantautrici Sabrina Napoleone, Cristina Nico e Valentina Amaldolese continua a crescere e a dare ottimi frutti. L’ultimo arrivato in casa è “Esistere”, l’ottimo ep di debutto per Serena Diodati. Il  cd,  che si presenta in una confezione cartonata leggerissima e molto elegante, è composto da sette tracce. Per i testi la cantautrice si è fatta coadiuvare da Oscar De Summa e ha puntato ad un sound minimalista, ma efficace, con gli arrangiamenti di Davide Fasulo (piano, synth, percussioni, violoncello, cori), Federico Fantuz (chitarre elettriche, acustiche e cori) e della stessa Diodati. Apre le danze “Dislessico” (“Mi sono tagliata i capelli , speravo cambiasse la vita, ma lo specchio che ho in mano è lo stesso c’è un rumore di fondo anche adesso.. Là fuori c’è un mondo fantastico, ho un pensiero della vita dislessico e tu dammi una sola ragione per lasciare questa mia dolce prigione”) con la bella ritmica della chitarra acustica sostenuta dalle sfumature di elettronica e percussioni. Ritmi e toni più oscuri per l’affascinante “Ombra” (“Sulla schiena una serpe, sulle labbra una colpa, lei sa accarezzare non serba rancore, però.. non sempre son stata abbandonata, però… non sempre son stata perdonata, cammino tra il ballo con le scarpe slacciate, una sera per giacca, una bestemmia per bocca..”) dove la chitarra la fa da padrona, oltre agli inserimenti sonori che creano atmosfera e il ritornello che apre in maniera efficace. Un arpeggio ispirato da De André sostiene egregiamente “Corro” (“Mi immergo a cercare un senso nel dolore, lo guardo sfumare, lo lascio scomparire”) che si impreziosice di elettronica. ” Esistere ” (” Ho visto la morte una volta in mare nuotava stremata, l’ho vista negli occhi in rivolta gridava, gridava la vita… Nel sangue ho domande di fuoco, fan vortici dentro la testa, del tempo vissuto che resta, che senso abbia esistere”) ha un bell’intreccio di chitarra acustica e violoncello, con delle percussioni in sottofondo quasi a ricordare un flamenco. Ancora chitarra e violoncello per “Custodisci ” (“Orfana di rabbia, io cerco un’alleanza, orfana di senso lo affido al vento e canto, mistero irrisolvibile del desiderio vivo, si può essere soltanto inseguendo la sua voce “). “Sospesa ” (” Grano di polvere sto sospesa nel vuoto, seme di stella, ogni sfumatura di colore è appena vita “) è molto teatrale con un crescendo di piano, chitarra acustica e percussioni. Chiude l’ep ” Smetterà ” (“Smetterà questo ritorno, smetterà e sarà giorno al freddo delle cantine, sarà il profumo delle cucine. alle rughe del contorno, sarà la voce del disarmo, salirà sulle colline, sarà la luce delle mattine”) con la ritmica serrata della chitarra acustica che si intreccia alle doppie voci e al synth per un finale corale. Serena Diodati ha una voce particolare, a tratti cristallina, limpida che usa con sicurezza, riesce a donare le giuste atmosfere ad ogni canzone che interpreta con forte passione. Non sono da meno i suoi testi, spesso ruvidi, affilati, ben giocati sulle rime e ben sottolineati dagli ottimi arrangiamenti. Un esordio veramente convincente, che ci fa ben sperare nei prossimi lavori, che attendiamo con parecchia curiosità. Per adesso godiamoci questa voglia di “Esistere “.

Marco Sonaglia

 

Tracce

Dislessico

L’ombra

Corro

Esistere

Custodisci

Sospesa

Smetterà

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