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Recensioni

Starlite Campbell Band – The Language Of Curiosity

21 novembre 2021 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

(Supertone Records)
www.supertonerecords.com

La bella immagine in bianco e nero di copertina, ritrae delle persone all’aperto che ballano, che guardano e parlano fra di loro, in una atmosfera di serenità e divertimento. Quest’ultime due situazioni emergono anche da questo secondo disco della affiatata coppia nella vita come nella musica, che vive fra l’Inghilterra e il Portogallo. Lei è Suzy Starlite, basso, tastiere varie, percussioni e voce. Lui è Simon Campbell, chitarra, voce, percussioni e tastiere varie. Due polistrumentisti cui viene da pensare che il disco lo hanno realizzato solo loro, ma non è così, eccezione fatta per i dieci pezzi firmati da entrambi. Si sono fatti aiutare da altri musicisti, per la parte di batteria e per uno spiegamento di tastiere varie. Si sono incontrati nel 2012 con già alle spalle rispettive carriere in ambito musicale, ed è stata lei a fare “le avances” chiedendogli di entrare nella sua band come chitarrista, per poi nel 2014 unirsi in matrimonio, e nel 2016 diventare ambedue titolari della attuale band. E’ una unione che continua a fornire soddisfazioni, soprattutto dal vivo, molti concerti in più parti del mondo, dove il pubblico viene catturato dall’energia dell’intera band, energia che scaturisce da un insieme di situazioni, quella contagiosa della coppia, e da una situazione musicale rock dai variegati risvolti che fanno anche da cassa di risonanza ad alcuni problemi dei giorni nostri, e per questo si definiscono, narratori moderni. Non resta dunque che ascoltarli da questo secondo disco, aperto dal resistente passo rock, Distant Land, dove il canto di Campbell descrive il dramma dei rifugiati, per poi dar seguito alla sua voce nel rock-blues, Gaslight, che tanto profuma di anni settanta. Eccoli ora insieme a cantare nella title track, dal buon tiro ancora rocckeggiante, e sentire ancora il loro canto, separato questa volta, nelle sonorità articolate di, Bad Sign. Passato e presente formano un bel momento del disco in, Said So, fra un riff di chitarra che ricorda, You Really Got Me, dei Kinks di Ray Davis, interventi parsimoniosi di elettronica e un bell’assolo di chitarra. Due sono i passaggi dove lo spessore stilistico è più diradato, l’elettroacustica cantata da Suzy Starlite, It Ain’t Right, e la ballata elettrica, Lay It Out On Me, cantata da Simon Campbell. Il sentimento per la musica è molto evidente.

Silvano Brambilla

 

Tracce

Distant Land

Gaslight

Language Of Curiosity

Bad Sign

Take Time To Grow Old

Said So

It Ain’t Right

Stone Cold Crazy

Lay It Out On Me

Ride On Cowboy

 

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