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Recensioni

Inti Illimani con Giulio Wilson, Tuscany Hall, Firenze, 14 marzo 2022

16 marzo 2022 by Michele Manzotti in Concerti, Recensioni

www.facebook.com/inti.illimani

Foto (c) Laura Morotti

C’è un amore di lunga data tra gli Inti Illimani e l’Italia. Il gruppo era a Roma quando arrivò la notizia del colpo di stato nel loro stato, il Cile, e furono adottati dal nostro paese. Inoltre l’amore riguarda anche Firenze dove si esibirono alla Loggia dei Lanzi nel 1975 con Piazza Signoria piena di gente, tornando poi nel vecchio Teatro Tenda nel 1982 e quindi nella sua reincarnazione (oggi Tuscany Hall) nel 2014 e nel 2022. L’affetto è stato ricambiato da tantissimi spettatori, con un pubblico intergenerazionale cresciuto in gran parte con il repertorio dei primi due album, Viva Chile! e La nueva canciòn chilena. Oggi gli Inti Illimani, rinnovati per gran parte anche se il frontman rimane Jorge Coulon, sono un gruppo meno legato ai suoni acustici ma che ancora unisce la musica popolare a quella politica. Presi per mano dal cantautore fiorentino  Giulio Wilson (che ha aperto la serata coinvolgendoli poi nel brano Vale la pena, che ha dato il nome al tour) gli Inti Illimani hanno immediatamente conquistato la platea che si è entusiasmata a mano a mano che arrivavano i classici più conosciuti. Da Lo que mas quiero a Rin del angelito di Violeta Parra, a El arado e El aparecido di Victor Jara fino a El pueblo unido reso meno marziale ma sempre emozionante. Ma sono stati apprezzati anche brani l’inziale America Novia Mia, A la caza del nandù, La calle de la desilusion, Samba Lando, tra ispirazione popolare e un impegno che non è mai venuto meno, fino all’elezione del giovane presidente cileno Gabriel Boric, con la folla che cantava le loro canzoni. L’omaggio all’Italia si è concretizzato non solo con il brano di Wilson, ma anche con Buonanotte Fiorellino di  Francesco De Gregori e con un madrigale napoletano di Roberto De Simone. Le immagini colorate proiettate dietro il palco hanno contribuito al clima di festa. Anzi fiesta, dato che come bis è stata proposta La fiesta de San Benito. Negra, samba, aunque tunante, siempre adelante, negra samba…

Michele Manzotti

 

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