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Gennaro Porcelli – Me, you and the Blues

25 giugno 2023 by Silvano Brambilla in Dischi, Recensioni

Soundinside – Self/Believe
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Per la sua multiculturalità musicale Napoli è una delle città più vicine a New Orleans, e un legame è la musica afroamericana, un melting pot di suoni africani, blues, funky, jazz e tradizione napoletana. Artisti come, in ordine sparso: i The Showmen, Edoardo Bennato, i Blue Stuff, Pino Daniele, Toni Esposito, Tullio De Piscopo, i Napoli Centrale, Daniele Sepe, ecc, si possono considerare esponenti di un termine coniato nel passato, “blues metropolitano”. Gennaro Porcelli non era nato o iniziava a farfugliare la parola blues, ma era già un predestinato, perché oltre al vento di black music che soffiava sulla città partenopea, quelle sonorità le aveva nel suo DNA. Da piccolo non giocava con il pallone ma con una chitarra di suo zio, poi arriva il momento dei dischi, il primo acquisto John Lee Hooker, le prime blues band, il nome che inizia ad ottenere credibilità, il periodo come componente dello storico gruppo Blue Stuff, l’inizio di una duratura collaborazione con Edoardo Bennato, alternata alla attività solista. La sua discografia è esigua, perché la sua agenda è piena di concerti, e sentirlo dal vivo è già di per sé soddisfacente, ma ecco che, forse inconsciamente, ha giocato con il numero… nove. Dopo nove anni ha pubblicato questo disco composto da nove tracce, dove tutto è spontaneo e diretto, come il titolo e come la modalità usata per le registrazioni, in presa diretta, pronti via e buona la prima, e per fare questo non poteva che chiamare un nucleo di musicisti/amici con i quali ha avuto e continua ad avere una relazione empatica lungo quella strada lastricata di blues e dintorni, che ora Gennaro Porcelli l’ha illuminata con qualche pezzo inedito, qualcuno rivisitato, e un pugno di cover. Gennaro è un chitarrista più di sostanza e di propensione al feeling che di estetica autocelebrativa, e ha tonalità vocali che ben espongono le varie coloriture stilistiche black, come l’iniziale soul-blues “Smiling Eyes”, fra gli altri, Pippo Guarnera all’hammomd, il richiesto batterista Enrico Cecconi, Daniele Sepe al sax tenore per la sezione fiati, mentre c’è una piacevole percezione contemporanea nel blues elettroacustico che colora la title track. La band di Gennaro Porcelli, composta da: Pippo Guarnera, hammond e piano, Renato Marcianò basso ed Enrico Cecconi batteria, si chiama RR, sono le iniziali di Rudy Rotta, loro sono stati i suoi musicisti e  per omaggiarlo hanno riproposto un suo blues “The Last Time”, seguita da un’altra cover, e qui vorremmo ulteriormente alzare il livello del disco e complimentarci con Gennaro perché ha guardato al repertorio di uno dei più prestigiosi artisti di blues, soul, r&b, rock’n’roll, Delbert McClinton! A meno di smentite nessuno in ambito italiano ha mai ripreso un suo pezzo, Gennaro Porcelli chitarra, armonica e voce, e il leggendario “maestro” Mario Insenga prima voce e batteria, hanno fatto una rilevante versione di “Better Off With The Blues”. Loro due insieme sono anche autori di “Johnny”, per poi continuare con altre cover, iniziando da “Why Are People Like That”, dove diamo rilievo ancora ai complimenti, per aver guardato ad un altro musicista/autore, anche lui sconosciuto ai più in questo paese, ma, come McClinton, una fonte di ispirazione per il nostro artista napoletano, Bobby Charles. Fra i musicisti che l’hanno suonata c’è Edoardo Bennato all’armonica. Un’icona del blues elettrico è sicuramente Hound Dog Taylor, per la sua “I’m Gonna Send You Back Georgia”, Porcelli fa scivolare il bottleneck sulle corde della sua chitarra, la canta con grinta e la suona con la sua band con un ritmo incessante. Altro bluesman di caratura, questo sì conosciuto, oltre che per ripetuti concerti, anche per collaborazioni con altri musicisti italiani, è Guy Davis, punto fermo nel far vivere la tradizione acustica, qui con la sua “Limetown”, lui voce e chitarra acustica, Gennaro Porcelli chitarra suonata slide. La chiusura del disco è con una atmosfera da rock anni settanta con l’autografa “Side By Side”. Tanto tempo è passato fra un disco e l’altro, intanto la sua professionalità, la sua passione e le sue motivazioni, si sono rafforzate.

Silvano Brambilla

 

Tracce

 

Smiling Eyes

Me, You And The Blues

The Last Time

Better Off With The Blues

Johnny

Why Are People Like That

I’m Gonna Send You Back To Georgia

Limetown

Side By Side

 

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