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Stefano Panunzi – Pages from the sea

14 giugno 2023 by pdb in Dischi, Recensioni

SP Music

Stefano Panunzi, musicista e produttore, giunge ad un nuovo capitolo della sua nutrita discografia densa di suoni che riecheggiano modalità espressive antiche e sognanti. Il disco si intitola “Pages from the sea” e il titolo ci porta direttamente ad un mondo onirico e di piacevole perdita di nozioni spazio temporali: troppo facile citare la musica progressive che è comunque nel cuore del musicista, le dodici tracce trascinano l’ascoltatore in reminiscenze che se non hanno il tratto della contemporaneità lo coinvolgono sicuramente sul piano emozionale. A supportare Panunzi che suona tutte le tastiere analogiche e digitali uno stuolo di musicisti di grande valore e in alcuni casi di chiara fama: Jakko Jakszyk, già presente in alcuni lavori precedenti del musicista romano, presta la sua voce e la chitarra in Not Waving, but Drowing e in Every Drop Of Your Love dove firma anche i testi, in quest’ultimo brano ritroviamo anche un altro ex King Crimson di lungo corso, il batterista Pat Mastellotto. I due brani più intensi dell’album sono comunque realizzati insieme ad un altro musicista britannico di sicuro valore: Robby Aceto, chitarrista, compositore di musica da film e documentari. Anche per lui due brani da protagonista, You And I e Swimming to the sea. il resto del disco vede la presenza di grandi professionisti come Fabio Trentini, già con le Orme, al basso, e Nicola Lori, il trombettista Mike Applebaum, americano di stanza a Roma da anni e musicista dell’Orchestra di Santa Cecilia, Markus Reuter chitarrista anche lui nell’area Crimson“ ed altri ancora. “Pages from The sea” è in definitiva un disco multicolore che convince proprio per il suo eclettismo. Le diverse voci mostrano ogni volta uno sfondo poetico differente, percussioni e chitarre delicatamente costruiscono paesaggi sonori appassionati. Un disco in controtendenza, che vorremmo vedere rappresentato dal vivo un pò per vedere l’effetto che fa, per dirla alla Jannacci, ma anche per vivere direttamente le tessiture sonore alle quali da anni Panunzi e i suoi collaboratori lavorano

 Ugo Coccia