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Recensioni

Robin Williamson – Trusting In The Rising Light

7 febbraio 2015 by Michele Manzotti in Dischi, Recensioni

Ecm /Ducale
www.pigswhiskermusic.co.uk

Ha vissuto anni fa l’esperienza della Incredible String Band. Una formazione etichettata come folk, ma tra le prime a sperimentare sonorità originali legate alla psichedelia e all’incontro con altre culture come quelle orientali. Un repertorio sempre di qualità anche se di relativa diffusione tra il grande pubblico. Robin Williamson, scozzese, ha proseguito negli anni a percorrere questa strada tra musica e poesia esibendosi dal vivo con la sua arpa celtica. Nove anni dopo Iron Stone, Robin Williamson torna con un album di sue composizioni chiamato Trusting In The Rising Light. Una raccolta di meditazioni sull’amore, sul destino, sul mondo naturale, le strade percorse ed il piacere quotidiano di essere vivo. In questo album Williamson è in trio con il violista Mat Maneri (con il quale aveva già lavorato su Skirting The River Road) e con il percussionista Ches Smith. Trusting In The Rising Light, registrato nel Rockfield Studios a Monmouth nel Galles, vede Williamson impegnato con arpa celtica, chitarra, flauti diritti e violino oltre che alla voce. Nonostante i cinquanta anni di carriera il musicista riesce ancora a sorprendere. La vocalità è ancora adatta sia per il canto sia per l’interpretazione e la maestria strumentale si nota nei particolari con i quali in brani sono costruiti. Non c’à virtuosismo, ma costruzione di piccoli puzzle sonori che messi insieme danno un senso al brano. Anche se si tratta di composizioni originali la vocazione popolare è molto forte. La poesia prende ispirazione da argomenti sempre presenti nelle tradizioni folkloriche e la musica sceglie strade che ricordano quelle che negli anni ’60 Williamson percorreva insieme ai compagni di gruppo, ma più mature e meditate. Roads ha una vocazione jazzistica, The Cards è basata su un’aria irlandese dalla melodia suadente, Night Comes Quick in L.A. è un recitativo sorretto dalla sola batteria, These Hands of Mine ha momenti swing, Your Kisses è un canto d’amore con l’arpa protagonista. Ma tutte e dodici le tracce sono piccoli gioielli, e come tali da ascoltare con la dovuta attenzione.

Michele Manzotti

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