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Special

Jazz in Ungheria, l’etichetta Bmc / 2

23 marzo 2018 by Michele Manzotti in Special
www.bmcrecords.hu

Kristóf Bacsó Triad & Lionel Loueke – Pannon Blue

E’ molto interessante l’incontro fra il trio (anzi Triad) del sassofonista Kristóf Bacsó e il chitarrista (e vocalist) del Benin Lionel Loueke. L’incisione dal vivo al BMC’s Opus Jazz Club mostra infatti un’ottima intesa tra i musicisti con le soluzioni africaneggianti in Loueke in un contesto strettamente occidentale. Triad inoltre dimostra il rapporto sostanzialmente paritario fra i tre componenti, con il tastierista Árpád Tzumo e il batterista Márton Juhász ad alternarsi tra ritmica e soluzioni melodiche. Ottime le tracce fra cui This is for Ornette e Nu Blue, con echi di funky.

Estafest! – Bayachrimae

Il già citato Jazz Club della BMC a  Budapest ospita un’intensa attività concertistica. Quindi spesso e volentieri vengono ospitati gruppi dall’estero. E’ il caso del quartetto olandese Estafest! che ha presentato un lavoro dedicato  alla musica del popolo Bayaka dell’Africa centrale contaminato con il pezzo Lachrimae del compositore rinascimentale John Dowland. Ma al di là dell’ispirazione c’è un linguaggio originale molto interessante tra momenti sperimentali e melodici con un’unica percussione, il cajon, affidata al violista Oene Van Geel.

Daniel Erdmann’s Velvet Revolution – A Short Moment Of Zero G

Anche in questo caso il progetto viene da fuori Ungheria e comprende Germania, Francia e Regno Unito. La rivoluzione di velluto ruota attorno al sassofonista Daniel Erdmann che ha trovato due partner ideali nel vibrafonista Jim Hart e nel violinista e violista Théo Ceccaldi. Una serie di tracce dove forme del passato rivivono in chiave moderna come nella swingata Quand j’etait petit, nel valzer Les Agnettes e nella ballata con momenti contrappuntistici quale è la traccia titolo. Un titolo tutt’altro che banale e di grande interesse.

Michele Manzotti

 

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